Viaggi in Thailandia





Thailandia

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Thailandia
La Thailandia conserva ancora il carattere misterioso del Siam, una parola che evoca le bellezze dell'esotico Oriente. In effetti, la quantità di templi e intere regioni dove sono ancora presenti e vivi i vestigi del passato è davvero notevole.

Dalla capitale Bangkok, cuore pulsante del Paese, con i suoi templi, palazzi e colossali centri religiosi come quello di Phuttamonton, fino alle antiche città siamesi di Sukhothai, Sri Satchanalai, Ayutthaya, Lopburi e Suphanburi, per citare le più importanti. Ancora monumenti e archeologia si trovano nella valle del Isan, con opere architettoniche lasciate dai grandi conquistatori cambogiani dell'immenso impero Khmer, fino alle montagne del nord, dove l'influenza birmana, lanna e siamese ha dato vita a città come Chiang Mai, un punto di riferimento imperdibile per chi visita la Thailandia.
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VIAGGI E TOUR





THAILANDIA
4 giorni / 3 notti
Soggiorno mare da € 120

La Regione di Krabi

La regione di Krabi si affaccia sul mare di Andaman, di fronte all'isola di Phuket, nella splendida baia di Phang Nga, ed è collegata con voli diretti da Bangkok (circa 1 ora e 20 minuti di volo). È considerata una delle regioni costiere più affascinanti della Thailandia peninsulare, caratterizzata da una vegetazione selvaggia e lussureggiante, ambienti incontaminati e magnifici panorami che includono lunghissime spiagge dorate, barriere coralline, scogliere a picco sul mare, siti archeologici interessanti e una miriade di isolotti abitati da rondini e diverse specie di uccelli marini.
Krabi è un'area ideale per escursioni verso le numerose isole che la compongono, nonché verso l'interno, dove si trovano sorgenti di acque termali, il cimitero delle conchiglie di Susaan Hoi (dove è possibile camminare su una distesa di fossili risalenti a 65 milioni di anni fa), il tempio delle tigri e le spiagge di Railay e Phra Nang, caratterizzate da sabbia finissima e bianca.


QUANDO ANDARE: L'area di Nang Bay e la costa di Railay sono molto frequentate in alta stagione, vale a dire da Novembre a Febbraio, un periodo che coincide con l'annuale Festival delle Andamane, una settimana di festeggiamenti con sfilate, concerti all aperto, gare di pesca e numerose bancarelle lungo le strade, culminante nel Loy Krathong, la festa nazionale che si celebra a fine Ottobre o all'inizio di Novembre.  Nella stagione del monsone, da maggio a ottobre, si potranno incontrare piogge frequenti e mare spesso mosso.
Paradisi Tropicali - Soggiorni Mare




THAILANDIA
4 giorni / 3 notti
Soggiorno mare da € 180

Koh Samet

L'isola di Samet è una grande attrazione per giovani viaggiatori, studenti thailandesi e turisti che partecipano a viaggi organizzati, grazie alla sua famosa sabbia bianca e fine.
Il suo nome antico, Ko Kaew Phitsadan, significa "isola con la sabbia di cristallo frantumato". Conosciuta come un ancoraggio sicuro per i marinai fin dal XIII secolo, nel XIX secolo la sua bellezza naturale ispirò il capolavoro letterario del famoso poeta romantico thailandese, Sunthorn Phu.
L'isola è quasi interamente circondata da lunghe barriere coralline, spiagge bianche e una lussureggiante vegetazione.
Le migliori spiagge di Samet si trovano lungo la costa orientale, dove sono concentrati la maggior parte dei resort e dei villaggi-bungalow.


**All arrivo sull isola è richiesto un pagamento di 200 Bath per persona per l ingresso al Parco Nazionale**

DOVE SI TROVA: a circa 175 km da Bangkok, situata nel golfo di Thailandia ed a 80 km a sud-est di Pattaya, si raggiunge con un trasferimento via terra e poi via traghetto da Ban Phe (2 ore e 30 circa di trasferimento).  Koh Samet, lunga solo 6 km, vero paradiso incontaminato, è all'interno del Khao Laem Ya – Samet National Marine Park.

QUANDO ANDARE: L'isola è influenzata dall'alternarsi dei monsoni che si susseguono nel corso dell'anno.  Questo avvicendamento fa sì che, a seconda della stagione, la scelta dell'albergo in cui soggiornare venga suggerita in funzione della sua posizione sull'isola.
Paradisi Tropicali - Soggiorni Mare




THAILANDIA
8 giorni / 7 notti
Soggiorno mare da € 315

Koh Chang

Koh Chang è una delle 52 isole del parco nazionale di Koh Chang; essa è la seconda isola più grande della Thailandia, superata solo dall'isola di Phuket. Una delle sue caratteristiche principali è la scarsa presenza umana a causa delle difficili condizioni ambientali. Koh Chang ha poche strade e solo di recente è stata collegata da un servizio regolare di ferry boat.
Ancora oggi, Koh Chang appare come un luogo quasi inesplorato e molto selvaggio. Le sue montagne sono completamente coperte da una fitta vegetazione tropicale che si interrompe solo sulle spiagge di sabbia bianca. Alcune di queste, come Haat Sai Khao (che significa "spiaggia dalla sabbia bianca" in thailandese), sono considerate le più belle e paradisiache dell'isola, ideali per fare il bagno grazie al mare che digrada dolcemente e al fondale sabbioso.
Ma le spiagge non sono l'unico tesoro di Koh Chang: per coloro che desiderano esplorare l'interno selvaggio, l'isola offre avvincenti opportunità. È consigliabile avere buone scarpe e una certa agilità per intraprendere brevi ma intensi percorsi di trekking che conducono a cascate suggestive. La cascata Khlong Phlu, la più vicina a Haat Sai Khao, è un esempio, mentre sul lato opposto dell'isola si trovano le cascate Than Ma Yom.


DOVE SI TROVA: è situata nel Golfo della Thailandia, 310 km a sud-est di Bangkok ed a soli 15 km di traghetto da Trat, località costiera capoluogo dell'omonima provincia.  Koh Chang è l'isola più grande di un arcipelago che comprende complessivamente 47 isole e che rientra nel Ko Chang National Marine Park, parco marino nazionale.

QUANDO ANDARE: Koh Chang gode di un clima tropicale, caldo umido tutto l'anno.  La stagione delle piogge va da Giugno ad Ottobre (caratterizzata da fenomeni temporaleschi anche molto intensi ma generalmente di breve durata), il periodo migliore per visitare Ko Chang è compreso da Dicembre alla fine di Maggio, in cui le temperature non superano i 30 gradi.
Paradisi Tropicali - Soggiorni Mare

ALLOGGI E HOTEL

INFORMAZIONI E NOTIZIE UTILI

ABBIGLIAMENTO

Per una vacanza in Thailandia consigliamo un abbigliamento comodo, con capi leggere e possibilmente in tessuti naturali (cotone e/o lino) che meglio si adattano alle temperature e all'umidità dei paesi tropicali. Per quanto concerne le calzature, anche queste fresche, comode e leggere (almeno che non si facciano dei trekking). E poi naturalmente un cappello e degli occhiali per proteggersi dal sole. Durante la visita ai templi, è obbligatorio indossare pantaloni o abiti lunghi (sia per gli uomini che per le donne); Inoltre, visto che solitamente le scarpe vengono lasciate al di fuori dei templi, è igienico sicuramente portare con se una paio di calzini per evitare di camminare a piedi nudi. Per chi si reca al nord, consigliamo un impermeabile leggero e una maglia/felpa di cotone.

ACQUISTI

Shopping? In Thailandia, e specialmente a Bangkok, è praticamente impossibile non fare acquisti. Bangkok infatti è piena di centri commerciali, bazar, mercatini e va ricordato il più grande "mercato galleggiante" che anche se ormai troppo turistico, merita di essere visitato. Non bisogna dimenticare che la Thailandia è una delle regine degli oggetti contraffatti. Non è raro trovare spesso, specialmente abiti e borse, di grandi griffe.... sulle bancarelle!!! Ma a parte tutto, in Thailandia si possono acquistare pregiati oggetti di antiquariato, stoffe preziose (non dimentichiamo la seta) e mobili molto interessanti. Naturalmente qui diventa fondamentale, onde evitare di essere raggirati, saper scegliere il negozio giusto. Stessa cosa per quanto concerne le pietre preziose e i gioielli; in Thailandia esistono gemme davvero belle, ma sono di gran lunga superiori le possibilità di incappare in malviventi e truffe. Esistono comunque alcuni indirizzi, ormai davvero famosi, dove si possono acquistare pietre preziose e gioielli in tutta tranquillità. Raccomandiamo, ina caso di acuisti, di richiedere e tenere con se sempre le ricevute, in caso di controlli alla dogana al momento di rilasciare il paese.

STRADE, DISTANZE E PERCORSI

Tutto il paese dispone di una buona rete stradale e anche il resto dei collegamenti (treni, imbarcazioni, voli) permettono di collegare praticamente tutte le località della Thailandia. Per chi desidera guidare da sè, bisogna essere in possesso di una patente internazionale (modello convenzione di Ginevra) e ricordarsi che la guida è a destra. Nessuna polizza assicurativa straniera è riconosciuta, quindi bisogna stipularne una locale temporanea.

VISTO E FORMALITÀ D'INGRESSO

Ai cittadini italiani che si rechino in Thailandia è richiesto un passaporto con una validità residua non inferiore ai 6 mesi; non è richiesto alcun visto per soggiorni che non superino i 30 giorni. Nel caso ci fosse la necessità di restare più a lungo, il visto deve essere richiesto agli uffici consolari Thailandesi locali o presso l'Ambasciata a Roma.Onde evitare problematiche in caso di controlli, è opportuno che i turisti abbiano sempre consè il proprio passaporto quale documento di riconoscimento.

IGIENE, SALUTE E VACCINAZIONI

La Thailandia nonè un Paese a rischio sanitario e le strutture, specialmente quelle private, sono in grado di offrire buone prestazioni mediche in caso di necessità. Ai cittadini Italiani nonè richiesta alcuna vaccinazione,è tuttavia suggerita la profilassi antimalarica per coloro che volessero recarsi nelle zone rurali del nord del paese. Consigliamo di munirsi di repellenti contro le zanzare e disinfettanti intestinali, nonché di fare attenzione a bevande non sigillate e cibi crudi. Per evitare i rischi di disidratazione (causa la forte umidità e il calore del paese) è assolutamente consigliato bere molto.

INFORMATIVA OBBLIGATORIA

Comunicazione obbligatoria ai sensi dell'art. 17 legge 38/2006: "La Legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione ed alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all'estero."

VALUTA

La moneta Thailandeseè il Bath (1 EUR =52 bath circa). Dollari Americani ed Euro si possono facilmente cambiare anche in loco. Tutti gli alberghi e i maggiori ristoranti accettano il pagamento con le principali carte di credito. In uscita dalla Thailandiaè obbligatorio pagare in aeroporto 500 Bath (soggetto a modifiche senza preavviso)per i voli internazionali. Le tasse dei voli nazionali sono invece già incluse nel biglietto, tranne quelle a Koh Samui, dove viene richiesto il pagamento in aeroporto di 400 Bath (soggetto a modifiche senza preavviso).

FUSO ORARIO

Tra Italia e Thailandia ci sono 6 ore di differenza (bisogna spostare le lancette in avanti rispetto al ns orario). La differenza scende a +5 ore quando da noi vige l'ora legale.

LINGUA

La lingua ufficialeè il Thai, maè comunque diffuso l'Inglese in quasi tutto il paese, e comunque negli hotel, nelle città e nei centri turistici.

CLIMA - QUANDO ANDARE

Generalmente la temperatura non subisce grandi variazioni durante l'anno, mediamente la massima si aggira intorno ai 35° e la minima intorno ai 24° C., quindi un viaggio in Thailandia può essere organizzato in qualunque periodo dell'anno.
Quello che incide di più sul clima, e che fa la differenza tra le stagioni, è il tasso di umidità con la conseguente frequenza delle piogge: sulla costa occidentale (quella di Phuket per intenderci)la stagione più piovosa va da giugno ad ottobre, mentre su quella orientale da ottobre a gennaio.

TELEFONIA

Prefisso per l'Italia: 00139
Prefisso dall'Italia: 0066

Nessun problema per telefonare dalla Thailandia, sia che si tratti di chiamate urbane che internazionali. Naturalmente i costi possono variare ed inoltre in Thailandia le compagnie telefoniche sono tutte private. E' sempre consigliabile informarsi sulle varie schede internazionali che permettono di risparmiare sulle telefonate. Stessa cosa per i cellulari; i ns GSM funzionano tranqullamente con il raoming internazionale; informatevi però presso il vostro gestore telefonico in merito a tariffe ed eventuali promozioni prima di partire.

ELETTRICITÀ

Il voltaggio della corrente elettricaè pari a 220/240 volt, si consiglia di munirsi di adattatori universali; non sempre gli hotel hanno adattatori da fornire ai propri clienti.

AMBASCIATA ED UFFICI CONSOLARI

Ambasciata d'Italia a BANGKOK

CRC Tower, All seasons Place
40th Floor
87 Wireless Road
Lumphini, Pathumwan
Bangkok 10330
Prefisso dall Italia 0066
Tel. (0)2 250 4970
Fax: (0)2 250 4988 Ufficio Consolare
Cellulare - attivo solo per emergenze - nelle ore di chiusura - 0066 818256103
email : ambasciata.bangkok@esteri.it

CIBO E BEVANDE

Se amate i gusti orientali, le spezie, frutti tropicali, la cucina thailandese vi coinvolgerà con un'infinità di odori e sapori. Il riso è sicuramente un alimento base della cucina thai, che si unisce al pollo, noodles, curry e zuppe. Naturalmente ogni regione ha poi dei piatticaratteristici. Per citare alcune pietanze vi ricordiamo: "ayuthaya", noodles di riso serviti con una zuppa scura e densa; "hat Yai", pollo fritto che prende il nome e varia a seconda della località in cui viene cucinato/mangiato. Ci sono poi i "Nong Khai", in realtà un piatto vietnamita che consiste in polpette di maiale, e sempre rimanendo in discorso di suini, il "Chiang Mai" un intigolo a base di peperoncini e pezzetti di maiale fritto. Impossibile citare le svariate qualità di zuppe, piccanti e non, i cibi fritti e tipi di frutta. Per quanto concerne le bevande, in Thailandia ci sono diverse qualità di birre, il whisky di riso. Vanno citate poi bevande alla frutta, il thè e il caffè.

ALBUM FOTO

BLOG, RACCONTI E ARTICOLI

Le 'donne giraffa' dei Kayan Lahwi
Sono pochi, solo sette migliaia, eppure la tribù dei Kayan Lahwi, anche conosciuti come Padaung, non manca di suscitare interesse e curiosità, specie agli occhi degli occidentali, a causa di una particolare tradizione: il cosiddetto allungamento del collo.  Questa tribù appartenente al gruppo Kayan, a sua volta un sottogruppo dei Red Karen, una minoranza etnica di lingua tibeto-birmana, è infatti nota per un peculiare accorgimento estetico adottato dalle loro donne, ovvero indossare numerosi anelli attorno al collo - in realtà una spirale d ottone - che causano una deformazione fisica che risulta, visivamente, in un collo straordinariamente lungo.  Questa caratteristica ha conferito loro vari soprannomi, da donne giraffa a donne cigno , ma sorprenderà forse sapere che in realtà non è il collo ad allungarsi, bensì le spalle a scendere e le clavicole a deformarsi a causa del peso degli anelli che viene progressivamente aumentato nel corso della vita della donna.  



Le origini di questa tradizione sono aperte a discussione, con teorie anche totalmente antitetiche, come quella per la quale gli anelli sarebbero dovuti servire a rendere le donne meno attraenti e quindi a ridurre il rischio che venissero rapite come schiave, e quella per la quale invece gli anelli servirebbero a rendere le donne più attraenti, esagerando un tratto femminile come il collo sottile.  Altre teorie identificano lo scopo degli anelli nella protezione dai morsi degli animali selvatici (protezione che potrebbe nel caso essere da intendersi tra il letterale e il figurato) o nella volontà di evocare una rassomiglianza con il drago, creatura importante nell immaginario della tribù.





Le donne che ancora oggi scelgono di continuare ad usare la spirale di ottone lo fanno per preservare l'identità culturale, considerando che comunque nel corso dei secoli gli anelli sono entrati a far parte dell ideale estetico della tribù.  Solitamente le bambine cominciano ad indossare la spirale di anelli intorno ai cinque anni e con il passare del tempo essa viene poi sostituita con altre più lunghe e pesanti.  L'adozione degli anelli sarebbe volontaria e non imposta, e a giudicare dal trend attuale sembra che questa tradizione sia destinata se non a scomparire certo a ridimensionarsi, con sempre più donne che scelgono di non far indossare la spirale alle bambine e di rimuovere la propria.





Questo avviene per varie ragioni: per farsi un idea della situazione va per prima cosa ricordato che purtroppo sul finire degli anni '80 il regime militare birmano e queste minoranze sono entrati in conflitto, ragion per cui molte tribù Kayan hanno abbandonato la Birmania e si sono rifugiate in Thailandia, dove nell'area di confine sono stati istituiti dei campi profughi per dar loro asilo.  Tra le tribù rifugiate, c'erano anche i Kayan Lahwi che a causa della peculiarità del loro stile hanno attirato sempre più turisti, spingendo il governo thailandese alla creazione di villaggi turistici - sempre nella zona di confine - una tappa frequente per chi viaggia in Thailandia e vuole dare un'occhiata da vicino alle donne di questa tribù, portando così nell'area un flusso monetario i cui benefici però non sempre ricadono sulle tribù.  Così oggi per quanto riguarda le comunità rimaste in Myanmar, è il governo stesso a scoraggiare l'usanza degli anelli, in un ottica di modernizzazione del paese, mentre in Thailandia, togliere gli anelli ha spesso la connotazione di un rifiuto dello sfruttamento a scopo economico della tribù Kayan Lahwi e delle consequenziali restrizioni alla libertà delle persone.



Rimane infatti controversa la posizione del governo thailandese nei confronti di queste minoranze, che vivono in una zona di confine senza cittadinanza e senza i diritti ad essa correlati.  È stato speculato che proprio a causa dei guadagni che i Kayan attirano, il governo abbia loro impedito di spostarsi in altri paesi che avrebbero voluto accoglierli. Nel 2008 qualcosa si è mosso e alcuni Kayan sono volati in Nuova Zelanda mentre altri si sono incamminati nello stesso percorso legislativo.
LEGGI
I Khmer nella Valle Mun
Il periodo storico relativo al ruolo di dominazione Khmer sul Sud Est Asiatico è antecedente il Regno del Siam. Le opere architettoniche principali realizzate in quella che è l odierna Thailandia dai grandi conquistatori cambogiani e tramandateci fino ad oggi risalgono ad un arco temporale che si estende tra l inizio del X e la metà del XIII secolo. Il grande Re Jayavarman VII fece costruire nel cuore di Angkor il celebre tempio del Bayon con le sue possenti torri dalle quali giganteschi, enigmatici e misteriosi volti di pietra scrutavano l orizzonte in direzione degli sconfinati possedimenti dell Impero. Per consentire ai colossali e silenziosi guardiani di sorvegliare attentamente su tutte le province fu realizzata una fitta rete stradale che originava dal Bayon e conduceva alle città periferiche più strategiche. Tra queste, la Dharmasala Route era la più importante. Dopo aver attraversato le fertili pianure cambogiane in direzione nord-ovest ed aver raggiunto il Bantey Chhmar, il colossale monastero che il Re edificò in memoria del figlio caduto in combattimento, la strada si inerpicava tra le vette della catena del Dangkrek che delimita l altopiano superiore dell odierna Thailandia. Da lì a breve il percorso raggiungeva due gioielli architettonici edificati dai suoi predecessori: i monumentali templi del Muang Tam e del Phanom Rung. Costituito da un unica torre centrale con Mandapa e racchiuso da 3 possenti fila di mura perimetrali, il Phanom Rung torreggia imperioso alla sommità di una collina naturale la cui vetta venne livellata. La costruzione inizia molto probabilmente nell XI secolo sotto la dominazione di Re Suryavarman I. Nel XII secolo diviene la fissa dimora di Narendraditya, cugino di Suryavarman II che dopo una fulgida carriera militare decide di ritirarsi e dedicarsi alle attività spirituali. Tra tutti i monumenti tramandatici dai Khmer, il Phanom Rung è probabilmente il più ricco di sculture, di bassorilievi nonchè di incisioni in Sanscrito. Di queste ultime se ne contano ben undici! Una lunga scalinata sale il pendio e conduce fino al secondo muro di cinta che sul frontone propone un raffinatissimo bassorilievo di Shiva mentre con lo sguardo incenerisce Kama, il Dio dell amore.
LEGGI
Il Massaggio Thai e la Medicina Ayurvedica
Ayurveda è l antica medicina indiana che si rivolge all individuo come insieme di mente e corpo. Vanta una tradizione millenaria e il suo nome deriva da ayu che significa vita e da veda: conoscenza. Da qui la definizione di  scienza della vita , attraverso la quale, mente, corpo e spirito trovano l unità. Secondo l Ayurveda la responsabilità di molti dei nostri disturbi sono dovuti a resistenze e blocchi energetici, che anche attraverso il massaggio è possibile rimuovere. Il Buddismo fu il principale veicolo di diffusione attraverso il quale l Ayurveda fu portato dall India nel resto dell Asia.  La diffusione del Buddismo si verificò principalmente attraverso gli sforzi del grande imperatore Ashota nel secondo secolo avanti Cristo. Convertito al Buddismo, Ashota, fu così coinvolto, che mandò un grande numero di monaci all estero per insegnarlo. Molti di loro conoscevano anche la medicina Ayurvedica e la diffusero. Ebbero un grande impatto sulle culture con cui entrarono in contatto e portarono, nei luoghi dove andarono, la loro conoscenza spirituale e terapeutica integrandola con le pratiche religiose locali. Il massaggio Thai è un massaggio medico praticato dai monaci buddisti della Tailandia.  E  stato tramandato da maestro e allievo per oltre 2500 anni. Combina i punti di digitopressione della Medicina Cinese con uno stretching assistito ispirato allo Yoga di derivazione indiana, che apre il corpo energeticamente e fisicamente. Lo scopo finale del Massaggio Tradizionale Thai è, sia per chi lo pratica che per chi lo riceve, il raggiungimento di uno stato di  leggerezza  e un elevazione emotiva e spirituale. Le sue origini si perdono nel mistero, ma sembra che derivi da una combinazione di medicina Ayurvedica indiana, di Yoga e di Medicina Tradizionale Cinese. Per permettere facilità di movimenti sia chi lo pratica che chi lo riceve deve indossare vestiti confortevoli. Tutto il lavoro viene svolto su un materassino a terra. All inizio del massaggio normalmente il terapista si concentra per alcuni momenti inginocchiato vicino al paziente, poi pone il palmo della mano destra sul ventre del paziente che, in accordo alla medicina cinese, è il centro dell essere umano. Quindi il fisioterapista inizia il massaggio ad un ritmo coordinato con la respirazione del ricevente per portarlo in uno stato di armonia.  Chi pratica il massaggio Thai riuscirà anche a sentire la pulsazione del cliente e lo cullerà gentilmente e ritmicamente prima di iniziare ad applicare gli stiramenti e le pressioni. Controllare la pulsazione aiuta a concentrare sia il cliente che il terapista, mentre il cullare ritmicamente inserisce il cliente in un ritmo naturale e gli permette di lasciarsi andare gradatamente. Come altri tipi di massaggi, il Massaggio Tradizionale Thai aumenta l attività vascolare e promuove la liberazione di tossine dalle cellule. Ma oltre a questa attività fisiologica questo tipo di massaggio ha un attività di liberazione di energia. Perciò, dopo questo massaggio non ci si sente sedati, ma, al contrario, ci si sente come potenziati. Un altra unicità di questo tipo di massaggio è che le tecniche si spingono fino al limite delle possibilità del paziente, con l utilizzo delle mani, dei gomiti, delle ginocchia e dei piedi. Questa tecnica di massaggio è adatta anche e specialmente per atleti di discipline aerobiche, come chi pratica la corsa, il ciclismo, il calcio. Il massaggio può contribuire a ridurre il tempo di recupero lasciando il corpo rilassato e la mente sveglia.  Nella foto l'ingresso del Wat Pho a Bangkok dove ha sede una delle scuole più antiche del Massaggio Thai tradizionale.
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00185 Roma
tel.: 064941161
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info@darwinviaggi.com
 
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