Viaggi in Giordania

Giordania

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La Giordania è un insieme di luoghi straordinari, storici e archeologici, grandi aree protette e maestosi paesaggi naturali.  Dal Monte Nebo, dove Mose posò per la prima volta lo sguardo sulla terra promessa, il nostro pensiero volge a Petra, antica capitale di un regno di abili commercianti e magnifica illusione di nuda pietra. Fortezze a presidio del deserto, la chiesa più antica del mondo, la strada dei re, sulle orme di Abramo.  È una terra che cammina veloce verso il futuro, cercando con determinazione una via mediana fra le tradizioni, la religione e lo sviluppo economico.  È Amman, con un piede nel futuro, grattacieli e Suv, ma con le radici ben salde nel passato, remoto e recente, con il teatro romano ed i quartieri edificati dai profughi palestinesi dopo la guerra dei sei giorni, e oggi i mendicanti in fuga dall'Iraq che siedono agli angoli delle strade nel centro della città.  
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VISTO E FORMALITA' DI INGRESSO

I visitatori che entrano in Giordania devono essere in possesso di un passaporto valido per almeno 6 mesi dalla data d' ingresso ed un visto turistico che al momento ha i seguenti costi:

Ingresso singolo: 40 dinari giordani (JOD)

Doppio ingresso: 60 dinari giordani (JOD)

Con validità di sei mesi e ingressi multipli: 120 dinari giordani (JOD).

E'possibile ottenere il visto d'ingresso:

- presso gli uffici diplomatico/consolari giordani presenti in Italia;

- direttamente all'aeroporto di arrivo in Giordania, dietro pagamento in valuta locale (Dinari giordani);

- presso le frontiere terrestri (non tutte)

Per l'uscita dal Paese, in aeroporto viene richiesto il pagamento di una tassa di ciarca JD 5

AMBASCIATA ED UFFICI CONSOLARI

Ambasciata d'Italia ad AMMAN
Hafiz Ibrahim Street, 5/7
Jabal Al Weibdeh
P.O. Box 9800
11191 Amman, Jordan
Tel.: +962 6 4638185 - 4636413 - 4624342
Fax: +962 6 4659730
Cellulare per emergenze:
(+962) 775415000
E-mail: info.amman@esteri.it
E-mail Sez. Consolare:
consolare.amman@esteri.it

FUSO ORARIO

+1h rispetto all Italia, l'ora legale va da inizio Aprile a fine Ottobre, ma le date per il cambio dell' ora non sono fisse e non coincidono con quelle europee o israeliane.

VALUTA

La valuta locale è il dinaro giordano, simbolo JD, pronunciato anche come "jaydee". Esistono banconote da 1, 5, 10, 10, 20 e 50 JD. Il dinaro è diviso in 100 piastre (si pronuncia "pee-asters") di 1000 fils ("fils"). Il fils è l'unità più comunemente usata e di solito i prezzi sono scritti come 4,750 (che significa 4 JD e 750 fils). È possibile cambiare la valuta nelle principali banche, negli uffici di cambio e nella maggior parte degli alberghi. È meglio evitare i cambiavalute di strada. I tassi di cambio sono fissati quotidianamente dalla Banca centrale giordana. Le carte di credito sono accettate negli hotel, nei ristoranti e nei negozi più grandi, comprese American Express, Visa, Diners Club e MasterCard. I negozi più piccoli preferiscono ancora il pagamento in contanti nella valuta giordana, essenziale se volete effettuare acquisti nei souk locali.

TELEFONIA

Rete di telefonia mobile: a seguito della recente liberalizzazione del settore, sono presenti tre operatori telefonici principali: Zain, Orange Telecom e Umniah. Schede prepagate sono facilmente reperibili in tutto il Paese. I servizi telefonici in Giordania sono efficienti e affidabili. Gli elenchi telefonici in arabo e inglese sono ampiamente disponibili e le chiamate internazionali possono essere effettuate da telefoni pubblici e privati. I servizi fax sono disponibili nella maggior parte degli hotel, mentre i telegrammi possono essere inviati dagli uffici postali. L'accesso a Internet è molto diffuso attraverso gli Internet Cafè e negli hotel.

 

CLIMA - QUANDO ANDARE

Il clima della Giordania è tipicamente mediterraneo nel nord del paese, un clima desertico nella regione centro-orientale e meridionale. Scarse sono le piogge, che si possono trovare solo nella stagione invernale e limitate al nord del paese. In generale la Giordania è favorita dal clima mediterraneo che rende piacevole il viaggio in ogni periodo dell' anno anche se i periodi migliori per organizzare un viaggio sono l'autunno (da settembre a novembre) e la primavera (tra marzo e maggio).

IGIENE, SALUTE E VACCINAZIONI

Per entrare in Giordania non sono richieste vaccinazioni. Il disturbo principale di cui potreste soffrire durante il viaggio è la disidratazione, è fondamentale portare con sé molta acqua. Come per molti altri paesi, si consiglia di bere solo acqua e bevande in bottiglia, di non utilizzare ghiaccio e di evitare cibi e verdure non cotte.

LINGUA

La lingua ufficiale della Giordania è l'arabo, ma l'inglese è ampiamente parlato soprattutto nelle città. Molti giordani hanno viaggiato o hanno studiato all'estero, per cui si parla anche francese, tedesco, italiano e spagnolo, ma in misura minore. Se scritto utilizzando l'alfabeto latino, l'arabo viene letto in Giordania utilizzando le regole di pronuncia inglesi. Tuttavia, queste possono essere interpretate in molti modi diversi e, specialmente quando si tratta di indirizzi, le differenze possono essere notevoli. Per questo motivo, la comunicazione orale risulta più efficace rispetto alla sua eventuale trascrizione. Parlare arabo è più semplice di quanto si possa pensare e provare a pronunciare qualche parola in questa lingua vi aiuterà a conquistare il rispetto della gente del luogo e a rompere il ghiaccio. I giordani sono molto comprensivi e sempre disponibili ad aiutare. 

STRADE, DISTANZE E PERCORSI

La Giordania vanta un'eccellente rete stradale in costante espansione. È valida la patente del proprio paese di origine purché conseguita da almeno un anno. La guida è a destra; i segnali stradali presenti in autostrada sono sia in arabo che in inglese (su sfondo marrone quelli relativi a località turistiche). Le stazioni di rifornimento presso le principalI città e lungo le autostrade sono numerose tranne che sulla strada tra Aqaba e il Mar Morto. Spesso chi decide di fare un viaggio fly and drive in Giordania, utilizzare un'auto con autista (non guida turistica) che rimane a sua disposizione dal giorno dell'arrivo a quello della partenza.

ABBIGLIAMENTO

Per un viaggio in Giordania si consiglia un abbigliamento comodo e pratico, adatto alle escursioni e scarpe comode per camminare (non solo per chi fa trekking ma anche per le visite ai siti archeologici). Inoltre è consigliato, per l'estate, l'uso di un corpicapo. Naturalmente non dimenticare un costume da bagno. Per le escursioni nel deserto è indicato anche avere una pashmina di cotone per coprirsi dalla sabbia e dal vento. La Giordania è un paese prevalentemente musulmano, sebbene sia garantita la libertà di fede a tutte le religioni. Gli abiti delle donne musulmane coprono spesso braccia, gambe e capelli. Le donne occidentali non devono sottostare a tale usanza, ma non è mai appropriato indossare vestiti troppo corti o scollati, e un abbigliamento molto sobrio è consigliabile sia per gli uomini che per le donne nella zona vecchia di Amman (centro) e al di fuori delle città. I pantaloni corti vengono raramente indossati da entrambi i sessi e sono fuori luogo nella zona centrale di Amman.

CIBI E BEVANDE

Ad Amman, la capitale, è praticamente possibile mangiare ogni tipo di cucina. Interessante la cucina locale; i pasti principali iniziano solitamente con degli antipasti (mezzeh) spesso piuttosto abbondanti. Naturalmente i felafel e la Tabbouleh (insalata di prezzemolo, cipolle, pomodori, olive e limone). La carne generalmente è di montone, pollo o agnello. L'arak è il liquore tipico a base di anice, oltre naturlamente al tea e il caffè.


ACQUISTI

Ovunque andiate in Giordania troverete molte opportunità per fare acquisti. Per i visitatori c'è un'ampia gamma di prodotti artigianali e di altro genere disponibili in tutti i luoghi più frequentati, così come nelle boutique dei principali alberghi e nei vari centri visitatori. Troverete tappeti e cuscini intrecciati a mano, articoli e vestiti splendidamente ricamati, ceramiche tradizionali, oggetti in vetro, gioielli in argento con pietre semi-preziose, coltelli beduini, bricchi per caffè, narghilè (pipe ad acqua), intarsi, pezzi d'antiquariato e altri manufatti e l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Prendetevi del tempo per visitare i souk delle città più grandi della Giordania. Questi sono dei veri e propri scrigni delle meraviglie per chi cerca qualcosa un po' fuori dall'ordinario. All'interno dei souk ci sono anche splendidi negozi d'oro e argento, dove sarà possibile trovare ottime occasioni. Meritano una visita anche gli affollati negozi del mercato, soprattutto per le spezie esotiche, le erbe e i condimenti. Suggerimento: i negozianti sono disponibili e cordiali. La maggior parte parla almeno un po' di inglese, e comunque anche se non lo parlassero, di solito c'è sempre qualcuno in giro che sarà molto disponibile ad assistervi. Dopo tutto, questa è la Giordania!

ELETTRICITA'

La corrente elettrica in Giordania è a 220V AC, 50Hz (come in Europa); la fornitura è regolare e le interruzioni rare. Esistono diversi tipi di prese: la maggior parte degli edifici nuovi e dei grandi alberghi ha quelle con tre fori, ma gli edifici più vecchi hanno prese a due fori. In ogni caso nei negozi di elettricità troverete facilmente gli adattatori necessari.

INFORMATIVA OBBLIGATORIA

Comunicazione obbligatoria ai sensi dell'art. 17 legge 38/2006: "La Legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione ed alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all'estero."

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Di ritorno dalla Giordania



Il ritorno dalla Giordania è stato molto simile a quello degli altri viaggi che ho avuto la fortuna di fare nella mia vita. Un senso di dolce melanconia pervade il mio essere ad ogni piccolo ricordo dei luoghi visitati e degli spettacoli della natura e dell ingegno dell uomo.



È trascorsa una settimana da quando attendevo con mestizia il volo per Roma, volo che stava a significare il mio rientro nella realtà di tutti i giorni, quella fatta dal correre a 100 all ora, dalle bollette da pagare, dalle gioie delle amicizie e dell amore, dalle rotture di scatole del lavoro.



Una dolce tristezza che ti attanaglia l animo perché sai di tornare alla normalità e sai che un pezzo di te è stato lasciato in un altro posto del mondo, un posto che forse non avrai più il tempo o la voglia di visitare.



Ho deciso di andare in Giordania perché è un paese che mi ha sempre attratto, un paese dove il contrasto, benché attenuato, tra le varie culture e religioni è palpabile in ogni dove.



Un paese che, a differenza dei suoi cugini, è riuscito faticosamente ad instaurare una stabilità politica e sociale tale da permettere alla popolazione di vivere con una certa tranquillità, senza dover paurosamente attendere ad ogni momento un attentato o qualche atto di discriminazione razziale o religiosa.



Perché la Giordania è stata per secoli il crocevia di tante culture e tanti popoli.



Una terra nella quale la gente ha imparato pian piano ad apprezzare le diversità, a capire che l essere differenti non rappresenta necessariamente un pericolo ma forse un opportunità.



Prima di partire me la immaginavo come una zona del mondo desertica o quasi ed invece ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire che, nonostante l acqua la abbeveri scarsamente, molti tratti sono caratterizzati da zone lussureggianti di verde, boschi, pinete e coltivazioni di frutta ed ortaggi.



La zona a nord di Amman, sulla quale poi tornerò, ha quali mete importanti ed assolutamente da visitare Gadara e Gerasa.



Entrambe offrono allo spettatore resti di antiche città romane, segno della dominazione avvenuta all incirca verso il I secolo D.C.



Gadara, cittadina costruita quasi per intero con il basalto che ne da, a tratti, un aspetto tetro, offre sicuramente meno rispetto a Gerasa ma, a dispetto della più sontuosa sorella, ti regala una spettacolare panoramica su tutta la zona circostante tra cui anche il lago Tiberiade, meglio conosciuto come Mare di Galilea, si proprio quello ove Gesù fece uno dei suoi miracoli più clamorosi, camminare sulle acque.



Perché questa terra, al di là delle bellezze architettoniche e delle follie artistiche quali Petra, ti offre due millenni di storia, cultura e soprattutto religione.



Qui, sono sorte le più diffuse religioni monoteistiche nel mondo.



L ebraismo, il cristianesimo e l islam.



Tre religioni tra loro unite dallo stesso credo e dallo stesso Dio, differenti soltanto per la messa in pratica del loro credo ma che rispettano gli stessi principi e gli stessi valori.



Tre religioni usate nel tempo, e purtroppo ancora oggi, come pretesto per combattere, per avere la predominanza sull altro, per avere il potere.



Gerasa è un meraviglioso affresco della potenza di Roma.



Teatri, vie colonnate, templi dedicati a Zeus ed Artemide, mosaici di epoca bizantina, l arco di Traiano, il circo, un foro dalla caratteristica forma ovale e tanto altro.



A rendere il tutto più affascinante è il rigoglio di prati e fiori che abbracciano amorevolmente le rovine del glorioso passato dando all intero paesaggio un non so che di poetico e pittoresco.



E pensare che se non fosse stato per i circassi, popolazione dal caucaso chiamata per coltivarne le terre, la città avrebbe potuto svelare tante altre bellezze.



Amman, denominata la città bianca per il materiale utilizzato nella costruzione delle case e delle altre strutture, è invece una città moderna e decisamente liberale rispetto alle forme più integralistiche della religione mussulmana.



Non è difficile imbattersi in donne vestite all occidentale o ottenere una bella birra alcolica nei locali della città. C è addirittura il Mc Donald!



È ormai una vera e propria metropoli araba con miriadi di macchine che la percorrono, quasi ferendola sembra, in tutte le vie e viuzze, con locali ad ogni angolo e poi mercati e gente disponibile che chiacchiera per la città o tenta di venderti qualunque cosa abbia tra le mani.



Andando a sud ti imbatti poi in Madaba, famosa per il suo incredibile mosaico che dà una rappresentazione della situazione politica ed etnica dell epoca in cui fu creato. In pratica una vera e propria mappa della zona.



E Petra, la vera grande attrazione del paese.



Una città fondata dai Nabatei, popolazione araba di cui poi se ne sono perse le tracce.



Una città che, a mio parere, rappresenta una vera e propria follia dell ingegno umano.



Templi e tombe e acquedotti e cisterne interamente scavati nella roccia.



Una roccia dai più variegati colori, rosso, giallo, bianco, blu, viola.



E poi ancora percorsi e scalinate su per le montagne dai cui picchi puoi, ancora sudato e scosso dalla fatica, sederti, accenderti una sigaretta e gustarti appieno lo spettacolo dove i turisti sembrano formiche ed il silenzio è interrotto soltanto dai megafoni dei minareti che ricordano ai fedeli che è ora di pregare.



E pensare che questa città, interamente scavata nella roccia, era solo ed unicamente il luogo di culto e di commercio di un popolo che, come consuetudine araba, viveva nelle tende.



Vedere questo sito ti affascina ad ogni angolo, ad ogni curva, ad ogni anfratto e ti fa capire che l uomo moderno in fondo non ha inventato nulla, che gli antichi popoli erano già in grado di avere una tecnologia ed una capacità organizzativa che nulla avrebbe da invidiare a quella attuale.



E ti fa pensare, per l ennesima volta, come l uomo sia però nel concreto un essere pauroso, costretto sempre a dover escogitare qualche rimedio per difendersi dal resto del mondo.



Fateci caso ma l intera storia dell umanità è stata sempre e profondamente segnata dalla paura, paura degli elementi, paura degli altri esseri viventi, paura soprattutto dei suoi simili.



Comunque credetemi quando vi dico che da sola vale il prezzo del biglietto. Credo sia uno di quei posti in cui, per chi ama viaggiare come me, non si può non andare.



E poi il Wadi Rum, il deserto più famoso del paese, un deserto percorso per secoli dai commercianti di spezie, un deserto roccioso dove le montagne accerchiano tonnellate di sabbia gialla e rossa e nascondono graffiti inneggianti ai miracoli della vita.



Ed infine si arriva sulle rive del Mar Morto, a detta di studiosi ed archeologi il luogo in cui avvenne il diluvio universale.



È ormai un posto di villeggiatura dove ci si può rilassare con una temperatura mite e soprattutto con una rilassante nuotata nelle acque più salate della terra. È una sensazione davvero strana non riuscire, neanche a volerlo, affondare. Ma mi raccomando attenti agli occhi che brucia!



Questo è il mio succinto racconto della Giordania, ovviamente ho omesso tante altre visite quali i castelli arabi, le fortezze crociate, la piccola Petra o Betania.



È un paese affascinante per tanti aspetti che ti porta indietro di secoli e secoli fino agli albori della civiltà, quella civiltà che si va perdendo giorno dopo giorno.



 



Marco Gubitosi


LEGGI
Petra e il Khasneh al Faroun
Angkor Fasto e splendore dell impero Khmer di Marilia Albanese (ed. White Star).

Un bellissimo libro, ricco di splendide illustrazioni, che ripercorre le vicende dell impero Khmer e del suo più sconvolgente esito architettonico: i templi di Siem Reap (meglio noti, anche se non del tutto correttamente, come Angkor Wat). Il libro è suddiviso in due sezioni ben distinte: nella prima parte vengono illustrate in modo dettagliato storie, mitologie, accadimenti e credenze di questa civiltà; la seconda parte, invece, è un meticoloso itinerario nel parco archeologico, con descrizioni e fotografie dei singoli templi. Qualora stiate leggendo queste poche righe perché è vostra intenzione visitare Siem Reap (e, credetemi, dovrebbe esserlo), sappiate che se c è una cosa che veramente ti frega, quando visiti quella meraviglia, è l incapacità di ricordare i singoli templi, che dopo tre giorni passati tra quelle pietre fai fatica a raccapezzarti.



Questo libro ha, tra gli altri, il pregio di rimettere in ordine le proprie memorie e di suscitare, a distanza di anni, sensazioni ed emozioni che forse credevate perse per sempre. Oh, se invece cercate qualcosa di più maneggevole da rigirarvi tra le mani mentre passeggiate tra quei templi incantati, potreste provare con I tesori di Angkor, sempre di Marilia Albanese (ed. White Star). Una nota doverosa per tutti coloro che si recheranno in Cambogia: a Siem Reap e a Phnom Pehn sarete avvicinati da stormi di bambini più o meno cresciuti che, in cambio di pochi dollari, vi offriranno guide e libri in formato tascabile, rigorosamente in inglese; tra questi, il sopra citato Angkor. Splendors of the Khmer Civilization (traduzione inglese del libro di M. Albanese), Ancient Angkor, di M. Freeman e C. Jacques, e Angkor. Celestial temples of the Khmer empire, di J. Ortner. Questi ultimi due trattano in modo ancor più dettagliato i singoli templi, limitando a poche pagine l esposizione narrativa delle vicende dei Khmer. Ciò detto, sappiate che si tratta sostanzialmente di fotocopie a colori fascicolate, ancorché di buonissima qualità; in Cambogia, infatti, non esiste copyright e quindi l operazione è perfettamente legale. Ora, sta a voi scegliere se dare o meno il vostro contributo al risanamento dell economia locale a scapito del legittimo interesse degli autori; un buon compromesso potrebbe essere quello di acquistare la copia tascabile del libro come guida per il periodo del vostro soggiorno, riservandosi di acquistare l originale (tra l altro, di qualità infinitamente superiore) nei negozi di Siem Reap o Phnom Pehn oppure al vostro ritorno a casa.
LEGGI
Giordania, dove la Natura è incontaminata
La Giordania è un paese caratterizzato da un eccezionale biodiversità. È una terra che offre di tutto: monti ricoperti di pinete, lussureggianti vallate, paludi e oasi, gli incantevoli panorami mozzafiato del Wadi Rum e il caleidoscopio mondo subacque del Mar Rosso. A tale proposito sono state create numerose riserve naturali gestite da esperti per riprodurre al minimo gli impatti negativi sui vari habitat e proteggere le rare specie di flora e fauna della Giordania. Una di queste Associazioni è proprio la RSCN (http://www.rscn.org.jo/) che si occupa della protezione di specie selvatiche e dei diversi habitat che caratterizzano la Giordania e ha ricevuto encomi a livello internazionale per gli innovativi programmi di sviluppo delle attività rurali ed ecologiche per gli abitanti del luogo. La riserva naturale di Dana copre un aerea di 308 km2 , e dal suo punto più alto, cola a picco per 1.200 m sotto il livello del mare nella Valle del Giordano. Per chi pensa che la Giordania sia solo un paese arido e desertico è bene che sappia che Dana è un paradiso senza eguali, un oasi di pace e tranquillità immersa in un mondo straordinario di tesori naturali… tra altipiani ricoperti da foreste, pendii rocciosi, dune di sabbia e deserti sassosi. Questa natura così selvaggia nasconde un intero mondo di specie vegetali e animali da scoprire! La volpe rossa, la iena, la lince del deserto, il leopardo arabo, la mangusta, le lucertole dai variopinti colori fino allo stambecco selvatico che si è perfettamente adattato al terreno roccioso.
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Via dei Campani, 63
00185 Roma
tel.: 064941161
fax: 064940472
info@darwinviaggi.com
 
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