A ben 2.850 metri sul livello del mare sorge Quito, capitale dell'Ecuador. L'altezza a cui è situata la città la rende la seconda capitale più alta del mondo, subito dopo La Paz (Bolivia), in una posizione decisamente suggestiva: adagiata sulle falde del vulcano Pichincha, sopra il bacino idrico di Guayllabamba, in una vallata circondata dalle alte vette andine. L'anno della fondazione della città è incerto, ma viene datata al 1534, all'arrivo degli spagnoli, anche se Quito prende in realtà il nome dall'antico insediamento indigeno di Quitu, sui cui resti è stata fondata. Oggi tra l'area urbana e i dintorni rurali, la città conta ben 2.239 191 abitanti, divisi nelle 32 unità delle Parroquias.
La parte coloniale della città è bellissima e molto interessante dal punto di vista storico-artistico, con una gran quantità di monumenti tra chiese, monasteri, cattedrali e palazzi, e con le sue strette viuzze e le piazze che ospitano i coloratissimi mercati tipici della tradizione locale. Il centro storico è il più grande, meglio conservato e meno alterato centro di tutte le Americhe. Non per niente Quito è stata la prima città, assieme a Cracovia, ad essere nominata patrimonio dell'UNESCO nel 1979. Nel solo centro storico della città si trovano circa 40 tra chiese e cappelle, 16 convitti e monasteri e relativi chiostri, 17 piazze, 12 sale capitolari, 12 musei e un non meglio precisato numero di cortili. La produzione artistica di Quito non trova eguali nel nuovo continente e la città ospita quella che è la più importante collezione di arte coloniale d'America, caratterizzata dalla forte presenza di artisti indigeni e meticci. L'architettura è quella tipica del barocco coloniale, ma negli edifici come nell'arte figurativa le influenze sono molteplici, dagli elementi spagnoli a quelli italiani, dagli influssi fiamminghi a quelli precolombiani. La lista dei monumenti da visitare include sicuramente il complesso di edifici affacciati sulla Plaza Grande, a partire dalla Cattedrale di Quito, una delle prime chiese ad essere costruite nell'epoca coloniale – anche se la sua costruzione, avvenuta nel corso di tre secoli, ha riflettuto vari stili, dal gotico al barocco al neoclassico – e poi il Palazzo Arcivescovile, sede della Curia Diocesiana, e il Palazzo di Carondelet, attuale sede del governo. Altri importantissimi monumenti sono la Chiesa della Compagnia (Iglesia de la Compañia de Jesús), una delle più importanti chiese barocche del Sud America, la Basilica del Voto Nacional, la chiesa El Sagrario e le due chiese di San Francisco e San Agustin.
Dove la zona coloniale è così ricca di storia e arte, la zona moderna di Quito è invece ricca di alberghi e centri commerciali. Per la movida sono rinomate le zone di La Mariscal e Plaza Foch, con i loro bar, discoteche e night club. Non solo monumenti e vita notturna però, infatti a Quito sarà anche piacevole visitare i numerosi parchi cittadini, come il Parco Metropolitano e il Parco Bicentenario, rispettivamente il più grande e il secondo più grande parco urbano del Sud America, e il Parco La Carolina, anch'esso grandissimo, che contiene al suo interno vari altri parchi e giardini tra cui il Parco Náutico e il Giardino botanico di Quito, e dove si trova anche il Museo Ecuadoriano di scienze naturali.
Infine, due occasioni per godere di una vista mozzafiato e scattare foto memorabili: un giro sulla funivia cittadina chiamata TeleferiQo, e una visita alla collina El Panecillo(letteralmente piccolo pezzo di pane), che domina il centro storico. La vetta di questa collinetta di 200 metri tocca i 3.016 metri sul livello del mare e da qui si può avere una suggestiva vista di tutta la città. Secondo gli storici, in epoca Inca sulla cima della collinetta si trovava un tempio dedicato all'adorazione del sole, ma esso venne distrutto con l'arrivo degli spagnoli. Oggi in cima a El Panecillo c'è un'enorme statua della Madonna, curiosamente in alluminio, la Vergine del Panecillo, copia di un originale conservato nella chiesa di San Francisco, sempre a Quito.