Olduvai George
img_element_14074_olduvai-george

Olduvai George

La gola di Olduvai è un sito in Tanzania che ha la prima prova dell'esistenza di antenati umani. I paleoantropologi hanno trovato centinaia di ossa fossili e utensili in pietra nella zona risalente a milioni di anni, portandoli a concludere che gli esseri umani si sono evoluti in Africa. Olduvai è una scrittura errata di Oldupai, parola Maasai per una pianta di sisal selvatica che cresce nella zona. La gola si trova nella Grande Rift Valley, tra il Cratere di Ngorongoro e il Parco Nazionale del Serengeti. Si trova a 30 miglia da Laetoli, un'altra area ricca di fossili. La gola di Olduvai si è formata circa 30.000 anni fa ed il risultato di attività geologiche aggressive e flussi. La gola è lungo circa 48 chilometri (48,2 km) e profondo 295 metri (89,9 metri), non abbastanza grande per essere classificato come un canyon. Un fiume taglia attraverso diversi strati per formare quattro letti singoli, con i più antichi stimati a circa 2 milioni di anni. A Laetoli, a ovest del Crater Ngorongoro, le impronte ominide sono conservate in roccia vulcanica 3,6 milioni di anni e rappresentano alcuni dei primi segni dell'umanità nel mondo. Sono stati trovati Australopithecus afarensis, una creatura alta da 1,2 a 1,4 metri. Le impronte di queste sono visualizzate nel museo Oldupai. I discendenti più avanzati degli omini di Laetoli furono trovati più a nord, sepolti negli strati della gola di Oldupai, profonda 100 metri. Gli scavi, soprattutto dagli archeologi Louis e Mary Leakey, hanno prodotto quattro diversi tipi di omino, mostrando un aumento graduale della dimensione del cervello e della complessità dei loro strumenti di pietra. Il primo cranio di Zinjanthropus, comunemente noto come 'Nutcracker Man', che ha vissuto circa 1,75 milioni di anni fa, è stato trovato qui. La ricerca più importante comprende Home habilis, Zinjathropus e le impronte di Laetoli.