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L'arte tessile in Perù tra tradizione e modernità

La tradizione tessile in Perù ha origini veramente antichissime: grazie al rinvenimento di reperti tessili in vari siti archeologici è infatti possibile datare le prime testimonianze di arte tessile indietro nel tempo fino al 4000/3000 a.C., nel cuore della tradizione Inca. Come dimostra anche l ottimo stato di conservazione dei reperti archeologici, la produzione tessile andina è sempre stata di eccezionale qualità, ma non sempre è stata impiegata per usi moderni come la fabbricazione di abiti, ma piuttosto per usi  narrativi  e comunicativi; con complessi intrecci di fili colorati si potevano infatti tramandare antichi saperi e conoscenze e narrare vere e proprie cosmogonie. Per secoli l arte tessile ha continuato ad essere praticata secondo modalità assolutamente naturali e artigianali. Le pregiatissime lane di alpaca e le altrettanto pregiate qualità di cotone (come il morbidissimo e lucente cotone di Pima) vengono lavorate a mano o con telai meccanici a cintura o a pedale, e tinte esclusivamente con estratti naturali. La qualità delle lavorazioni tessili è innegabile, e nel corso del tempo la tessitura si è affermata come pilastro dell artigianato peruviano. Le comunità rurali ancora mantengono orgogliosamente i propri motivi e colori, e qui la tessitura è una fonte di sostentamento.
Intorno agli anni ‘50, l artigianato peruviano si è trovato in un momento se non di svolta quantomeno di radicale evoluzione. In questo periodo infatti, grazie all interesse di missionari religiosi e a campagne di solidarietà internazionali, l artigianato locale si è affacciato sui mercati internazionali, creando, senza particolari piani di sviluppo ma semplicemente in risposta alla domanda del mercato, prodotti artigianali destinati alla vendita esterna. Ad aumentare, negli anni a venire, la domanda di prodotti artigianali, il boom del turismo, che creò occasioni per facili guadagni per chi si proponeva come  intermediario  in questi scambi commerciali. Questi guadagni erano spesso fatti sulla pelle degli artigiani, sfruttati per un pugno di mosche, e per arginare questo malaffare il governo peruviano creò nel 1982 l organizzazione Allpa per aiutare gli artigiani a commerciare in maniera equa. Gli squilibri economici causati dal boom del turismo sono anche dietro alle vicende del villaggio di Ccaccaccollo, sulla Valle Sacra peruviana. L arrivo di visitatori stranieri incentivò infatti le attività turistiche, con alberghi e ristoranti di lusso che hanno fatto la fortuna di molte città. Ma mentre alcuni si arricchivano in altre zone la povertà dilagava, con le popolazioni native costrette a lasciare le proprie terre e a cercare di sbarcare il lunario come venditori ambulanti. Ed è così che molte donne di Ccaccaccollo erano finite a vendere bigiotteria a Crusco, ma nel 2005, grazie alla fondazione Planeterra per lo sviluppo sostenibile, queste hanno riscoperto il valore delle proprie tradizioni e hanno iniziato a commerciare vestiti di alpaca prodotti artigianalmente. Dopo uno sfortunato incidente dovuto a cause naturali che aveva portato alla distruzione del laboratorio-fabbrica di Ccaccaccollo nel 2007, questo è poi stato ricostruito, consentendo la rinascita del commercio di filati e la preservazione della tecnica di filatura artigianale per le generazioni future.
Oggi l antichissima tradizione tessile del Perù, che pure sopravvive nelle realtà artigianali sopra descritte, conosce anche una dimensione d alta moda, come testimonia la manifestazione Perumoda che si svolge ogni anno a Lima, l evento più importante dell anno per tutta l industria della moda della nazione. La manifestazione raduna sia le aziende autoctone sia quelle straniere che importano i prodotti locali, ma la sua vocazione è quella di vetrina per gli stilisti peruviani emergenti. E ce ne sono. Qualche nome: Sumi Kujòn e Gerardo Privat, ingegnosa interprete della tradizione la prima e creatore di preziose collezioni dai materiali pregiati il secondo, e poi Ani Alvarez Calderon, uscita dalla Rohde Island School di New York e contaminatrice di stili e tradizioni diverse, e ancora Ana Maria Guiulfo, profonda conoscitrice della cultura e dell arte peruviane.