
Marocco on the road
Eccoci nuovamente in aeroporto pronti per un altra destinazione: il Marocco. Questa volta si parte in quattro e ne siamo contenti, visto che non abbiamo quasi mai la possibilità di condividere i nostri viaggi con altri amici. Viaggiare in Marocco significa immergersi in una realtà totalmente diversa dalla nostra, pur essendo un Paese geograficamente non lontanissimo dall Italia. Il nostro itinerario inizia da Marrakesh e l impatto con questa città è piuttosto impressionante, vista la confusione ed i rumori che prevalgono ovunque ma, se si riesce a superarli, si possono scoprire anche gli aspetti più belli che la città offre. Partiti da Marrakesh ci dirigiamo verso i monti dell Atlante e qui i paesaggi cominciano a mostrarci tutta la loro bellezza. Attraversato il passo di Tizi n Tichka il panorama cambia totalmente e la vegetazione lascia il posto al deserto roccioso. Il color ocra prevale su ogni cosa, salendo fino al cielo di un azzurro sorprendente. Cielo e terra si uniscono in un abbraccio perfetto mentre, volgendo lo sguardo tutt intorno, picchi più o meno elevati fanno da cornice all orizzonte. Proseguendo, lungo la strada e un susseguirsi di kasbah, che in lontananza facciamo persino fatica a distinguere tanto si confondono con l ambiente circostante! Ad una prima occhiata distratta sembrano abbandonate ma, basta avvicinarsi e guardare meglio, per notare gli abitanti muoversi quasi furtivamente negli stretti vicoli. Non amano essere osservati, soprattutto le donne, mentre i bambini ci accolgono con grande gioia e curiosità, a volte esagerata, e le loro richieste sono sempre le stesse: caramelle, penne, soldi. E nella contrattazione però che i marocchini tirano fuori il loro lato più … estroverso ed ogni nostro acquisto diventa un lavoro estenuante al quale è d obbligo sottoporsi. Invece, quando arriviamo alle gole del Todra lo spettacolo è stupefacente e a me fanno pensare a vecchie ferite, inferte alla terra dalla mano di un gigante; purtroppo la parte più suggestiva della strada, che si snoda all interno delle gole, è deturpata dai venditori ambulanti ma noi abbiamo la pazienza di proseguire e riusciamo persino a goderci dei momenti di completa solitudine. Indimenticabili restano poi gli incontri con le persone, come il re della spremuta di mandarini, con la sua piccola e spoglia bottega, che ci mostra con orgoglio le cartoline che ha ricevuto da ogni parte del mondo, o lo scolaro che, per guadagnare qualcosa, ci accompagna con aria professionale nella visita del suo villaggio ma, più di tutto, rimane importante quanto ci hanno insegnato: la capacità di vivere con dignità in ogni situazione. Alessandra Rossi