Una fredda corrente oceanica, la corrente del Benguela, conferisce al clima della Namibia una caratteristica aridità, con una varietà climatica ristretta a un range che va da clima desertico a subtropicale. Conseguentemente, la geografia della Namibia si compone di una serie di altopiani circondati da zone desertiche, nell'entroterra, e da pianure, che arrivano fino alla fascia costiera. È nella parte settentrionale del paese, attorno ad una depressione salina denominata Etosha Pan, che si estende, per 22.900 km², il Parco nazionale d'Etosha. L'aridità del clima namibiano non deve però trarci in inganno: già all'epoca della fondazione del parco come riserva di caccia nel 1907, quando la Namibia era ancora una colonia tedesca e il parco contava su un'estensione pari a circa la metà di quella attuale, esso era la più grande riserva faunistica mondiale, e oggi è la casa di 340 specie di uccelli (fenicotteri aironi e pellicani, tra gli altri), 114 diverse specie di mammiferi (inclusi grandi mammiferi come elefanti, rinoceronti, giraffe, leoni, ghepardi), 110 tipi di rettili e 16 di anfibi, e addirittura di una specie di pesci.
Il parco è abitato dall'antico popolo dei Boscimani, presente nella regione dell'Africa australe da almeno 20.000 anni; in seguito alle migrazioni bantu sono poi giunti nell area del parco anche gli Ovambo, oggi in maggioranza.
Nel parco, a disposizione dei visitatori dall'alba al tramonto, è possibile avventurarsi autonomamente in safari, grazie ad appositi percorsi tranquillamente percorribili con i propri mezzi, e osservare gli animali da piazzole predisposte. Nelle riserve private di Ongava e Onguma (rispettivamente nelle vicinanze di Andersson's Gate e Namutoni), situate immediatamente fuori dai confini del parco, è anche possibile prendere parte a safari a piedi e notturni, accompagnati da guide esperte, uno dei molti servizi offerti dalle riserve. Rimanendo all'interno del parco, si può invece alloggiare in uno dei lodge presenti, quali i lussuosi Onkoshi Lodge e Dolomite Camp, e i noti rest camp Namutoni, Halali e Okaukuejo.
Se si intende recarsi in Namibia, è consigliabile scegliere un periodo tra maggio e settembre, i mesi più freddi per il Paese, tenendo anche conto che il momento migliore per un safari sarebbe durante la stagione secca, da aprile a dicembre, quando è più facile osservare gli animali nei pressi delle numerose pozze d acqua del parco.