I negozi che espongono il marchio "tax refund" rilasciano una ricevuta con indicata la cifra da rimborsare per gli acquisti fatti. Prima di partire è possibile ottenere il rimborso presso lo sportello all'interno dell'aeroporto di Keflavik. Come ultima possibilità, una volta tornati a casa si può inviare la documentazione e la richiesta via posta.
Corona islandese (ISK), al cambio (molto variabile...) di circa 1€ = 158 ISK.
Non è possibile cambiare gli euro in corone in Italia ma è possibile farlo solo sul territorio islandese. Tuttavia le carte di credito sono accettate ovunque: l'Islanda si avvia a divenire la prima cashless society (società a denaro virtuale) al mondo. Quasi tutto si paga con la carta di credito: il caffè e la birra al bar, i biscotti alla stazione di servizio, le escursioni...Addirittura alcuni distributori di carburante accettano il pagamento solo con la carte di credito e non con i contanti.
La lingua ufficiale è l'islandese. La popolazione è estremamente orgogliosa della propria lingua in quanto la ritiene fondamentale per conservare identità, cultura e tradizione. La lingua parlata oggi è molto simile a quella dei secoli passati, tanto che le antiche opere possono essere lette direttamente dai giovani senza difficoltà particolari.
Quasi tutti parlano inglese fluentemente.
Il paese possiede una sola strada statale, la numero 1, conosciuta anche come Ring Road in qaunto percorre ad anello il perimetro dell'isola. Dalla numero 1 si distaccano numerosissime strade, spesso strette, che si dirigono vero il mare e, più difficilmente, verso il territorio interno.
La maggior parte della Ring Road è asfaltata ma ci sono numerosi tratti in cui la superficie è sterrata: il passaggio da asfalto a sterrato è sempre segnalato con cartelli dedicati in quanto rappresenta uno dei periocoli maggiori per gli automobilisti, che non riducono la velocità preventivamente.
In generale le strade sono piuttosto strette e spesso i ponti non sono transitabili contemporaneamente da due auto in parallelo. A meno di tratti particolari, il limite di velocità è di 50km/h nelle aree urbane, 80 km/h sugli sterrati e 90km/h sulle strade asfaltate.
E' obbligatorio allacciarsi le cinture sia che ci si sieda davanti che dietro; le luci anabbaglianti devono essere tenute sempre accese, in città e fuori, con il sole e con il buio.
In generale non si corre mai il rischio di rimanere con il serbatoio privo di carburante, a patto di tenere d'occhio spesso la relativa lancetta. Le strade corrono per chilometri e chilometri senza passare per centri abitati e, di conseguenza, senza incontrare distributori. E' consigliabile quindi fare il pieno quando è possibile. Questa precauzione deve essere assolutamente presa prima di intraprendere viaggi per le piste interne, dove pompe di carburante sono presenti solo presso pochi rifugi. Queste piste inoltre devono essere percorse con attenzione e solo da veicoli a 4 ruote motrici; la maggior parte di queste via sono impraticabili per quasi l'intero anno, essendo riaperte solo da giugno inoltrato fino a settembre.
Occorre in generale fare anche attenzione alle pecore e alle loro reazioni imprevedibili, visto che hanno la fastidiosa abitudine di attraversare la strada quando arrivano le macchine. Attenzione anche ai cavalli (il metodo islandese consiste nel suonare il clacson non appena li si avvista) e alle renne, nella parte orientale del paese.
Le strade indicate come F-roads o strade di montagnasono sterrati aperti solo dai primi di luglio fino alla fine di agosto e sono percorribili solo con fuoristrada guidati da conducenti con una certa esperienza, dato che si devono guadare diversi corsi d'acqua. Le automobili a noleggio non sono assicurate su queste strade e si rischia quindi di prendere una multa.
Generalmente non si incontrano problemi sanitari di alcun tipo in un viaggio in Islanda. L'acqua del rubinetto può essere bevuta ovunque; quella dei fiumi quasi ovunque. Occorre proteggersi dal sole soprattutto sui ghiacciai, per evitare spiacevoli e dannose scottature.
Uno dei malanni più pericolosi è l'ipotermia che si presenta quando si perde calore più rapidamente di quanto non se ne produca: fatica, fame, spossatezza, mani e piedi insensibili, brividi, difficoltà nel parlare, sonnolenza, crampi, vista annebbiata. Il calore di un altro corpo umano è il rimedio migliore, più dell'intervento di un medico. Da evitare il massaggio e la vicinanza del fuoco.
In ogni caso il numero di emergenza è il 112.
Chi avesse bisogno di una visita medica deve pagare personalmente, a meno di non essere in possesso di un'assicurazione.
La Corrente del Golfo influenza non poco il clima islandese. Le estati, infatti, sono fresche e gli inverni relativamente miti considerata la latitudine. Le regioni meridionali e orientali solitamente prevedono inverni più freddi ed estati più calde e meno piovose che nel resto del paese. Comunque, anche nel mese di gennaio, quello più freddo, la temperatura difficilmente scendeal di sotto di 0°C. Protagonista indiscusso del clima islandese èil vento, praicamente sempre presente negli spazi aperti che caratterizzano il paese.
Come qualsiasi regione nordica, anche l'Islanda presenta il fenomeno del sole di mezzanotte. Le giornate dei mesi estivi sono davvero lunghe, con la luce solare che illumina la giornata, nel mese di luglio, per quasi 24 ore. Al contrario, in inverno è il buio che riempie buona parte della giornata, con località che vedono la luce solo per tre ore.
E' nel periodo compreso trametà giugnoe fine agosto che la maggior parte dei turisti visita l'Islanda, quando si gode di tantissime ore di luce, si possono percorrere le strade interne, le precipitazioni sono minori e i musei sono aperti. Nel resto dell'anno si incontra più difficoltà sia negli spostamenti sia nel trovare aperti alberghi e musei; il paesaggio in ogni caso è comunque straordinario e selvaggio.
Nelle città e nei paesi si trovano sempre supermercati o negozi di alimentari dove potersi rifornire. Inoltre, quasi tutti i distributori di benzina sono forniti di negozi più o meno grandi dove poter acquistare bevande, biscotti, yogurt, pane e a volte anche insaccati. Qualcuno è provvisto di piastre per hodog.
Nei menù dei ristoranti trovano ampio spazio il pesce e l'agnello preparati in svariati modi.
I palati più forti possono sperimentare lo hakarl, la carne di squalo viene sotterrata per un periodo che può andare dai 3 ai 6 mesi finchè non diventa completamente putrefatta; i bocconi sono gommosi ma il sapore non è terribile come si può immaginare. L'avvertenza da tenere ben presente è quella di tapparsi il naso: l'odore che emana è ben più forte dell'ammoniaca!
In Islanda troverete in grande quantità i maglioni: caldissimi, pesanti, lavorati a maglia come vuole la tradizione, ma cari. Troverete poi guanti, muffole, cappelli e calzettoni di lana, classici ma anche originali (in particolare a Reykjavik). Marchi islandesi comw 66°North o Zo-On Iceland propongono un abbigliamento adatto alle attività all'aria aperta e a condizioni climatiche estreme. Infine, cosmetici preparati con tutto ciò che la natura islandese può offrire.
Consolato Milano
Consolato Generale d'Islanda via L.Vitali 2, 20122 Milano. Tel 02.763840
www.consolatoislanda.it; info@consolatoislanda.it
Consolato Roma
via Monte Parioli 6, 00197 Roma. Tel 06.8553431
Ambasciata d Italia in Norvegia, competente anche per l Islanda:
Inkognitogata 7 – 0244 Oslo
Tel.: (0047) 23 08 49 00 / Fax (00 47) 22 44 34 36
Cell. d emergenza (nell orario di chiusura della Sede) 0047 92 42 42 70
E-mail: ambasciata.oslo@esteri.it
In estate ci si veste come per un soggiorno primaverile o autunnale in montagna (temperature diurnedi 8-20°C e notturne di 5-10°C). In ogni caso, portate con voi un maglione e una giacca. Poi, il necessario per le escursioni: scarponi da trekking con suole resistenti, indumenti in Gore-Tex e pile, cappello e guanti, giacca a vento e pantaloni impermeabili, occhiali da sole, costume da bagno e asciugamani per le sorgenti d'acqua calda e le numerose piscine, bonocolo (utile per l'osservazione degli uccelli e delle balene), mascherina per dormire quando è giorno anche in piena notte.